ATMO
SPHE
RE
TERRA,
SOLE,
ARIA
È come un’isola la tenuta delle Terre di Grassaga, un “cru” ritagliato dai canali che la costeggiano e ne delimitano le coltivazioni. Ed è un’isola baciata dal sole e resa feconda da una terra costituita in prevalenza da una zattera di argilla e caranto, una combinazione ideale per ottenere grandi vini.
Qui le radici delle viti penetrano in profondità e anche nei mesi più torridi pescano l’acqua conservata dal terreno, mentre l’uva matura sotto i raggi della bella stagione. Gli anziani testimoni del territorio continuano a parlare di miracolo, perché negli altri prati oltre la tenuta cambia completamente la composizione del terreno, sotto i campi si nasconde soprattutto torba. I vigneti sono curati e coltivati da tanto tempo: le viti di merlot hanno la bella età di 56 anni, e di tanto in tanto sono rigenerate con una tecnica di innesto tramandata dalla sapienza contadina; oggi sono affiancate dai vitigni Incrocio Manzoni, con cui viene prodotto il Bolla 07. I filari sono disposti in modo ordinato e consentono solo la vendemmia fatta a mano: così allora furono disegnati, così oggi vanno conservati, per continuare a garantire una selezionata raccolta delle migliori uve.
Oltre i vigneti lo sguardo si posa sulle case del borgo; poco più in là troneggia l’idrovora di Grassaga. Il “manufatto”, lo chiamano ancor oggi gli anziani contadini del paese.